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domenica 7 gennaio 2018

La Storia Degli Harlem Globetrotters e i Washington Generals

Siamo nel 1927 quando la squadra di pallacanestro dei Giles Post, composta solo da giocatori di colore, partecipa alla Negro American Legion League, lega semi-professionistica creata in funzione anti-razzista, per permettere ai giocatori di colore di poter giocare a Basket.
Le porte, ai tempi, erano precluse per i giocatori di colore (che si parlasse di Basket o Baseball non c'era differenza).
Nel 1927 i Giles Post vengono acquistati dall’imprenditore inglese Abe Saperstein che li iscrive a una lega professionistica, iniziando a mettere le basi per quello che diventerà la forma di spettacolo ed intrattenimento più nota nel mondo della pallacanestro.
Più precisamente a Saperstein venne l’idea di far giocare i “suoi” giocatori di colore, durante l’intervallo degli spettacoli di danza al teatro Savoy Hall di Chicago, contro 5 persone della platea, mettendo in palio 100 dollari per i vincitori con lo scopo di ovviare alla noia consueta che si creava tra un tempo e l’altro.
Dunque è nella Chicago del grande criminale Al Capone che comincia l'avventura di questo team di funamboli.
Ai tempi la gente ricca era solita riunirsi nelle sale da ballo, ascoltare musica e bere alcolici sottobanco, passati sicuramente per le mani di Al Capone, indiscusso signore della città in tempo di proibizionismo.
Inizialmente nascono i Savoy Big Five, che dal 1929 diventeranno Harlem Globetrotters (tradotto "i giramondo di Harlem").
Il nome fa riferimento al quartiere afro-americano di Manatthan a New York, dove i giocatori da playground (“Basket da strada”) la fanno da padrone, ed al carattere d’esportazione dello spettacolo offerto.
Prima di mantenere in maniera definitiva il nome attuale, la squadra si chiamò Chicago Globetrotters (1927) e New York Harlem Globetrotters (1928-29).
Durante gli anni ‘30 gli Harlem si iscrissero a delle leghe professionistiche e vennero invitati nel 1939 a partecipare al World Professional Basketball Tournament.
Il torneo era stato creato dal giornalista del Chicago Tribune Archie Ward e aveva l’obiettivo di decretare la squadra più forte del mondo (venne disputato fino al 1948).
Nella prima edizione gli Harlem arrivarono in semifinale, battuti dai New York Rens poi campioni, ma si rifecero l’anno successivo sconfiggendo in finale i Minneapolis Lakers.
Le loro domande di iscrizione alla National Basketball League (1937) e alla Basketball Association Of America (1947) vennero respinte perché la squadra era composta da giocatori di colore, per questo motivo, terminata la Seconda Guerra Mondiale, gli Harlem puntarono tutto sull’aspetto dell’intrattenimento e del rapporto con il pubblico, abbandonando pian piano la competitività delle partite.
Uno dei più grandi campioni dell’NBA del passato, Wilt Chamberlain (2 volte campione NBA e primatista attuale per rimbalzi conquistati), è stato membro dei Globetrotters.


I WASHINGTON GENERALS
Per una squadra che vince, ce n’è una che perde, sempre.
Per questo motivo vennero fondati i Washington Generals, originari di Atlantic City.
Per tutti i Generals sono gli avversari degli Harlem Globetrotters.
Dal 1952 al 1995, benché abbiano cambiato nome diverse volte (Boston Shamrocks, New Jersey Reds, Baltimore Rockets e Atlantic City Seagulls), sono sempre loro a seguire nei tour gli Harlem e sono sempre loro ad uscirne sconfitti.
Quasi sempre.
In oltre quarant’anni infatti si possono contare solo 6 vittorie.
L’ultima nel 1971 a Martin, Tennessee, che interrompe una striscia di 2499 sconfitte consecutive.
A 3 minuti dalla fine dello spettacolo, i Generals stanno vincendo di 12 punti.
Gli Harlem allora smettono di divertirsi e cominciano a giocare sul serio, fino all’ultimo secondo, quando Meadowlark Lemon (forse assieme a Chamberlain, il più famoso Globetrotter) sbaglia il tiro della vittoria, consegnando un incredibile successo ai rivali.
Finisce 100-99.
Il pubblico, impazzisce di rabbia, non potendo credere che i loro beniamini fossero stati sconfitti.

"I tifosi ci guardavano come se avessimo ucciso Babbo Natale" 

Nel 2015 arriva la decisione: niente più partite di esibizione, il duo si divide, con gli Harlem in cerca di una nuova rivalità.
E i Generals, che hanno messo assieme 16 mila batoste in più di 60 anni contro i prestigiatori della palla a spicchi in tutti gli angoli della Terra, annunciano lo scioglimento.
Perché il profumo del business pesa più di una leggenda costruita negli anni.



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