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mercoledì 12 luglio 2017

La Storia Di Conor McGregor: Insulti, Guerre Psicologiche e Trash Talking

Nato in Irlanda, a Dublino, il 14 luglio del 1988, Conor McGregor si rivela sin dalla tenera età un ragazzo diverso da tutti gli altri.
L'Irlanda è terra di Calcio ma soprattutto Rugby però Conor ha altri progetti.
Così, dopo una breve parentesi giovanile nel calcio dilettantistico irlandese (nello Yellostone) McGregor comincia dunque a studiare svariate arti marziali, cogliendo così l'occasione per imparare a difendersi da chi, nel passato, si era preso gioco di lui.
Kickboxing e Boxe in primis, al quale aggiunge Capoeira, Karate e Grappling.
Diventerà un campione di MMA.
Comunque sarà un episodio del tutto casuale a convincere McGregor a dedicarsi definitivamente al combattimento, come racconterà anni dopo: "Entravo ed uscivo dalla Boxe da giovane, ma non l’ho praticata mai seriamente fino a quando non mi sono fatto pestare per una ragazza, dal suo ex che era molto più grande di me. Sono amico di quel ragazzo oggi, ma è sempre bello sapere che posso piegarlo come una sedia a sdraio all’occorrenza"

A 18 anni si trasferisce con la famiglia a ovest di Dublino e poco dopo conosce la sua attuale moglie Dee Devlin.
McGregor ricorderà tempo dopo quanto sia stato prezioso il suo sostegno durante i periodi più bui, quando viveva in affitto nella profonda periferia di Dublino con i 188 € mensili del sussidio di disoccupazione, trascorrendo tutto il suo tempo in palestra, sognando di diventare un campione.
L’esordio di McGregor nelle arti marziali avviene il 17 Febbraio 2007, nella federazione irlandese Ring Of Truth, dove affronta e sconfigge il suo connazionale Ciaran Cambell in quello che sarà il suo primo e ultimo match di MMA.
S'intravedono già l’aggressività, la potenza dei colpi, la sfrontatezza, la guardia bassa, l’atteggiamento provocatorio.
McGregor passa, dopo un solo match amatoriale, al professionismo.
Vinto il quarto incontro, McGregor non smette di allenarsi ma per rivederlo in azione bisogna aspettare quasi due anni, è l’Ottobre del 2010 e l’evento è il Chaos Fighting Championship e si svolge in un ring, come spesso accade per le federazioni minori.
Il suo avversario è il nordirlandese Connor Dillon.
È un incontro importante perché mostra i cambiamenti e le variazioni tecniche di McGregor: una maggiore velocità di gambe e tecnica.
Un mese dopo, il 27 Novembre 2010, al CWFC, perde contro il suo connazionale Joseph Duffy facendosi sorprendere da una Arm-Triangle Choke dopo soli 40 secondi dall’inizio.
Questa è la sua seconda sconfitta per sottomissione, a testimonianza delle iniziali difficoltà avute da McGregor nelle fasi di Grappling.
Dopo di questa sconfitta (seconda), arriveranno 15 vittorie consecutive.
Quando torna a combattere, il 12 Febbraio del 2011, si sbarazza di Hugh Brady con una facilità irrisoria.
Un mese dopo fa lo stesso con Mike Wood, che finisce in 16 secondi.
Passa ancora un mese e elimina Paddy Doherty in 4 secondi.
Più o meno in questo periodo, per Conor si aprono le porte relative ad una carriera nelle MMA. Percorso, questo, non banale.
Le sue strabilianti doti lo portano in breve tempo a scalare i vertici della prestigiosa promotion britannica Cage Warriors, nella quale diventerà campione sia nella categoria pesi piuma che in quelli leggeri, conquistando conseguentemente la chiamata da parte di UFC.
Da lì in poi, ciò che ne seguì è ormai storia ben nota.
I continui successi all'interno dell'ottagono più famoso al mondo hanno consentito a Conor McGregor di bissare l'impresa compiuta in CW, diventando il primo pluricampione della storia UFC.


IL TRASH TALKING
Oltre ad essere un campione all’interno della gabbia, Conor eccelle anche in conferenza stampa, attraverso le sue tecniche di Trash Talking e guerra psicologica.
Ne sanno qualcosa alcuni wrestlers e pugili, Floyd Mayweather in particolare: "solo Gesù contro il Diavolo avrebbe più appeal".

Rivolto ai Wrestlers: "Non intendevo mancare di rispetto ai fan della WWE. Ciò che intendevo dire è che staccherei la testa a schiaffi al vostro roster al completo. E due volte di domenica"

I Wrestlers della WWE si sono sentiti punti nel vivo dal messaggio di McGregor e alcuni di loro hanno risposto per le rime.
Roman Reigns: "Sei grande quanto la mia gamba. Stai zitto"
O ancora Kurt Angle: "McGregor è davvero divertente. Perché non togli la testa dal culo di Dana White?"
Il leggendario Ric Flair ha addirittura accusato l'irlandese di aver copiato le caratteristiche del suo personaggio in WWE.
Il fighter irlandese non è stato affatto generoso nemmeno con John Cena, definendolo un Mister Olympia fallito di 40 anni che va ancora in giro con magliette fluorescenti.
John Cena ha risposto pubblicando un Tweet: "Il successo spesso genera disprezzo. Più ne ottieni più disprezzo avrai. Rimani concentrato e vai avanti"
Un'altra diatriba importante è quella con Nate Diaz.
Ad inizio 2016 il lottatore americano si è trovato inaspettamente seduto su una sedia insieme a Conor, con solo un moderatore a dividere i due nella immediata guerra di parole pesanti.
Erano state 24 ore turbolente dopo che Rafael Dos Anjos aveva annunciato di ritirarsi dalla difesa del titolo di UFC 196 contro McGregor a causa di una frattura al piede sostenuta in allenamento.
Diaz ha velocemente accettato il match.
Diaz ha provato a rimandare al mittente gli insulti di McGregor ma la sua voce è stata facilmente sovrastata dal'irlandese.
Si è sentita solo la voce di McGregor con il consueto accento irlandese fino a quando Diaz non ha insistito per avere un altro microfono.
Un addetto ai lavori gliene ha così passato uno nuovo e Diaz è stato felice di usarlo.
Le sue parole sono state tonanti quando ha accusato McGregor e tutti gli altri atleti UFC di fare uso di steroidi: "Assumono tutti steroidi. Tutti. Tutti sono sotto steroidi. L'intera UFC. Tutti."
McGregor gli ha risposto: "Non avvicinare il mio nome agli steroidi, compagno.Non uso steroidi, che cazzo stai dicendo? Due dei tuoi compagni di team hanno usato steroidi. Due dei tuoi ragazzi. Lo Skrap Pack. Te lo ricordi? Che gli è successo? Sapevi che stavano prendendo quella roba? Lo sapevi?"
Diaz non rispose alla domanda e la conferenza stampa è presto degenerata da lì in avanti.
Quando McGregor lo ha chiamato "gangster" e lo ha preso in giro con un saluto da gang Diaz ha esclamato: "Fanculo. Fanculo la tua tua cintura".
Per la cronaca, poi sul ring, vincerà Nate Diaz che infliggerà la terza sconfitta della carriera dell'Irlandese (il bilancio era di 19-2, sino a questo momento).
6 mesi dopo però, l'irlandese si prenderà la rivincita sconfiggendo l'americano.
Daniel Cormier (lottatore UFC): "Conor riesce ad attirarsi addosso tutta l'attenzione mediatica possibile. E' un vero e proprio anti-eroe, una sorta di "Stone Cold" Steve Austin. 
Si tratta del classico atleta per il quale non faresti mai il tifo inizialmente, ma che poi alla fine riesce a conquistarti. E' un qualcosa di diverso rispetto a quello che il pubblico era abituato a vedere prima: comunque sia, credo che l'avvento di McGregor possa essere un bene per il nostro sport"

La faida con Floyd Mayweather inizia nel 2015 quando Ronda Rousey dichiara di poter sconfiggere il pugile in un match senza regole.
L'irlandese, a pesce, s'inserisce nella diatriba aggiungendo: "In un combattimento vero, Ronda distruggerebbe Mayweather in pochi secondi, sono sicuro al 100%.
Quando non sei abile con le prese, non hai speranze. 
Per noi, è come giocare con un bambino. 
Le persone che non capiscono questo sport non riescono a capire nemmeno quanto siano vulnerabili. E poi Ronda è stata un’olimpionica di Judo. 
Lo manderebbe a terra in un secondo. Io? Lo manderei ko. Sicuro"
L'incontro con Ronda poi salta ma i due tra un insulto e l'altro finiscono ai ferri corti e il match, seppur si tratti di sport diversi, è inevitabile
Qualche giorno fa, a Los Angeles, è andato in scena il primo "match" (conferenza stampa) fra Conor e Mayweather (il match vero, andrà in scena il 26 Agosto 2017). 
Durante la conferenza stampa di presentazione a Los Angeles, i due si sono "affrontati" muso contro muso.
Da una parte c'è l'irlandese, in abito gessato, da sempre dedito agli insulti e provocazioni, all'altro angolo a rispondere un pugile che negli ultimi tempi se l'è dovuta vedere con problemi legati al suo fisico.
Insulti e provocazioni, che sembra coronare perfettamente quello che viene definito dai media di settore "l'incontro del secolo".
"Lo metterò KO al massimo in 4 riprese" dichiara Mayweather.
Può sembrare una minaccia e forse lo è, ma niente a confronto con lo sproloquio del lottatore irlandese: "È venuto in tuta perché non può permettersi più nulla", ha ribadito McGregor, alludendo ai problemi fisici che recentemente hanno colpito il suo avversario.
"Sono vecchio. Non sono lo stesso pugile di 10 anni fa e non sono nemmeno lo stesso pugile di 2 anni fa. Ma posso batterti. Sappiamo tutti che io sono il migliore" ha replicato lo statunitense.



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