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sabato 1 agosto 2015

Il Giorno Del Pine Tar Game: New York Yankees-Kansas City Royals (Luglio 1983)

Yankee Stadium, 24 Luglio 1983.
Sono passati più di 30 anni dalla “Pine Tar Game” giocata in estate e conclusasi ad agosto dello stesso anno.
I Bombers di New York ricevono i Kansas City Royals e conducono per 4 a 3.
Nella parte alta del nono inning con due out va in battuta per KC George Brett con Washington in prima base.
Il risultato è un 2R HR portando la sua squadra sul 5-4.
Billy Martin manager degli Yankees però esce subito dal dugout per contestare un'irregolarità: a suo avviso, Brett ha messo troppo catrame di pino sulla mazza!
Mica stupido Martin, poiché il povero arbitro di casabase Mr.Tim McLelland era al suo primo anno di Martin, si era accorto già dalla panchina dell'irregolarità, ma non disse niente per poter vedere come andava a finire.
Avendo battuto Brett l'HR da 2 punti della vittoria, è uscito immediatamente ed è andato a protestare.
Martin portò all'attenzione una norma che impediva l'uso di qualsiasi sostanza estranea oltre 18 pollici dal pomello (45,7 cm dell'impugnatura), e la mazza di Brett aveva una notevole quantità di resina, ben oltre i limiti previsti.
Tale sostanza legale è utilizzata dai battitori per migliorare la loro presa sulla mazza.

“Dalla punta del manico, il catrame di pino deve avere una lunghezza sulla mazza di non oltre i 18 pollici”. 

Il motivo di questa regola era quello di evitare che i battitori, utilizzassero mazze pregne di resina, consegundo dei vantaggi.
Per la verità, dietro questa regola(come vedremo sotto), c'erano anche motivi economici.
Ad ogni modo l'umpire Joe Brinkman misurò l'estensione della resina della mazza di Brett (ponendolo sul piatto di casa, il cui limite max è di 17 pollici) scoprendo che si estendeva ben oltre i 18 pollici.
L'arbitro al piatto di casa base, Tim McClelland, nel suo primo anno come arbitro di MLB, ravvisò la violazione delle regole e chiamò out Brett, significava che la partita si concludeva con la vittoria degli Yankees.
Un Brett furioso si scagliò dalla panchina per protestare contro la chiamata, ma inutilmente.
Il giorno dopo in un'articolo del Kansas City Star a cura di Mike McKenzie scrisse: "Brett è diventato il primo giocatore nella storia a colpire un game-losing home run."


LE PROTESTE DEI ROYALS
I Royals misero sotto inchiesta la gara e il presidente dell'American League Lee MacPhail accolse la protesta che porterà a rigiocare la partita dal punto lasciato in sospeso poiché MacPhail affermando una teoria assurda: "la legge della restrizione di catrame di pino sulla mazza è basata, non sulla paura di un indebito vantaggio da parte di chi ne fa uso, bensì dal fatto che il catrame in eccesso nella mazza, al momento del contatto con la palla, colora la sfera causando un danno economico alla squadra di casa che spenderebbe soldi per le palline".
Il Commissario della MLB Bowie Kuhn irrogò anche una multa agli Yankees di $ 250.000 per "alcune dichiarazioni pubbliche" fatte dal proprietario degli Yankees George Steinbrenner per il modo in cui, Lee Macphail, aveva gestito la questione.



PARTITA RIGIOCATA
Tra molte polemiche la gara venne ripresa il 18 agosto, dall'esatta situazione risultante sul campo di gioco.
Anche se gli Yankees attesero un pò prima di accettare.
Volevano essere certi, infatti, che la partita non influisse nella corsa alla postseason.
Fonti dicono che Brett non vi partecipò poiché, su un volo diretto a Baltimore dove ai Royals toccava una quattro giorni contro gli Orioles, la leggenda dice che fosse all'aeroporto a giocare al "solitario".
La partita riprese dal punto dove l'avevamo lasciata il 24 luglio ma appunto, senza Brett. Tutto fu rispettato anche l'espulsione del manager Colavito all'inizio del nono, ma Martin non fu molto contento ed in segno di protesta formale fece dei cambi di posizioni davvero assurdi, ovvero: mise il lanciatore Roy Guidry in center field e Don Mattingly dalla prima base alla seconda.
Il gioco riprese e in 12 minuti si concluse con la vittoria 5-4 dei Royals.


VANTAGGIO O MENO?
Al momento della sentenza di McClelland, le regole vietavano l'uso di resina sulla mazza (nelle condizioni viste prima) ma non specificavano le conseguenze (innescando anni di polemiche per quanto riguarda sia la chiamata di McClelland e la decisione di MacPhail nell'accogliere il protesto).
Al giorno d'oggi l'eccesso di resina è motivo di sola rimozione della mazza dalla partita(se scoperto prima o dopo e durante il turno alla battuta), non è invece possibile dichiarare il battitore eliminato o espulso dal gioco.
Pertanto, in base alle norme attuali, il fuori campo di Brett risulterebbe valido.
In generale, comunque, quasi nessuno protesta più per mazze illegali.
Dubbi sono i vantaggi di usare mazze di questo tipo.
Per la verità, i motivi erano per lo più economici.
L'inserimento di questa norma era dovuta a Calvin Griffith, proprietario dei Minnesota Twins, e membro nella commissione tecnica regolamento, preoccupato che le palle da baseball si scolorissero al contatto con resina, rendendo necessario la loro sostituzione.
Pertanto, motivando meno resina sulla mazza significava meno possibilità di scolorimento e un minor numero di palle sarebbero dovute essere sostituite e acquistate.
Si noti anche la distinzione significativa tra mazza illegale e una mazza alterata.
Brett rientra nella illegale, che è meno grave.
Una mazza alterata, come una mazza riempita o svuotata e modificate per aumentare il fattore di distanza su una palla.
L'utilizzo di mazze alterate ha conseguenze più gravi.


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